mercoledì 24 ottobre 2018

Il chimigramma

Oggi vi presenterò il primo laboratorio fatto in classe riguardante la fotografia, più precisamente le basi della fotografia analogica:
Il chimigramma: un immagine fotografica ottenuta in luce ambiente mediante una tecnica off-camera (ovvero senza l'impiego di una macchina fotografica)

Consegna: Relazionare esperienza di laboratorio fatta in classe il giorno 20 Ottobre: che cosa ho realizzato? Come l'ho fatto? Di che liquidi mi sono servito? A seconda dei liquidi che ho usato che cosa ho ottenuto? Che nome do di fantasia a questo lavoro?

Il giorno 20 ottobre grazie ad un laboratorio in classe ho realizzato un chimigramma. In cosa consiste questo lavoro? Molto semplice, abbiamo unito cinque più cinque banchi verticalmente e li abbiamo posti al centro della classe. Avevamo a disposizione quattro vaschette per ognuna delle due file di banchi uniti.  Quattro erano le vaschette principali, le altre quattro si ripetevano a queste ultime solamente in un diverso ordine. Questa una rappresentazione delle quattro vaschette e del loro rispettivo contenuto.


Ulteriori strumenti utilizzati sono stati:
  • Luce ambiente: importantissima per far avvenire la reazione
  • Carta fotosensibile: un’importante carta composta di sali d’argento
  • Le nostre mani
Come si è svolta la prima fase? (Secondo l’ordine delle vaschette illustrate) Ho preso la carta fotosensibile, questa carta composta da sali d’argento permette a contatto con la luce di reagire e scurirsi (lentamente). Successivamente ho imbevuto la mia mano destra nella bacinella con liquido di sviluppo (ha il compito di accelerare la reazione dei sali d’argento) e l’ho appoggiata per qualche secondo sul foglio di carta fotosensibile. Alzando la mano ho notato che la mia impronta sul foglio era annerita (effetto di reazione della luce sui sali d’argento), ho preso la mia fotografia e l ho immersa nella vaschetta contenente liquido d’arresto che ha il compito di fermare la reazione della carta fotosensibile lasciando la nostra foto invariata per sempre (altrimenti a lungo andare potrebbe diventare tutta nera). Successivamente ho immerso la mia fotografia nel liquido di fissaggio per sciogliere i sali d’argento ancora presenti nella carta fotosensibile e infine l’ ho messa nella vaschetta con l’acqua per il lavaggio. 
In questo primo metodo viene visualizzata l'impronta nera con il resto della carta bianca

Africa

Come si è svolta la seconda fase? (vaschette invertite rispetto a quelle illustrate) In questa seconda fase siamo partiti dalla vaschetta del fissaggio dove ho immerso la mia mano sinistra, per poi appoggiarla sulla carta fotosensibile. Il fissaggio ha il compito di sciogliere i sali d’argento e quindi questa volta al posto dell’impronta nera avremo un impronta più bianca rispetto al resto del foglio. Messa successivamente la carta nel liquido di sviluppo la parte non fissata (cioè l esterno dell’impronta) diventa nero. L’immagine viene passata infine nel liquido d’arresto. 
In questo secondo metodo viene visualizzata l' impronta  bianca con lo sfondo nero

Russia


Alcune foto scattate durante il laboratorio in classe:






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